20 giugno 2007

"Faccio la grafica, faccio la copy". Linus e Il Deboscio prendono per il culo la "tipica ventunenne milanese". Semplicemente geniale.


Davide Colombo, già noto a Milano come il creatore di un sito, www.ildeboscio.com, e di una linea di magliette che ironizzano sul mondo dei «fighetti» milanesi. Con lo stesso spirito qualche settimana fa Colombo ha messo online un brano intitolato «Frangetta», nato – spiega lui stesso – «dall'osservazione dello stereotipo della ventunenne-tipo milanese». Ovvero quella che, parafrasando alcune strofe della canzone, fa filosofia in Statale, si mette gli occhiali grossi, fa la copy, va ai party di Mtv, va al Rocket, al Plastic e al Gasoline, ha la frangetta (da qui il titolo del brano), ha il Macintosh, usa Fastweb per scaricarsi i film di Antonioni. Lo spirito sarcastico del pezzo è chiaro. Divertiti, i navigatori, hanno dato il via al tam-tam mediatico: basta inserire «Milano is burning» (altro titolo associato a «Frangetta») nel motore di ricerca Google per ottenere una lunga lista di pagine web in cui il brano viene citato, nel bene e nel male.
Non solo: «Frangetta» è finita nelle mani di Linus, che la sta trasmettendo a ripetizione su Radio Deejay (vedi www.youtube.com). E che ha persino lanciato una sfida: mandateci versioni dedicate ad altre città, le manderemo in onda (Radio Deejay). Detto fatto: in men che non si dica l’emittente ha ricevuto da un certo Zkthaman «Corsico is burning» (vedi www.youtube.com). Stessa base elettronica, ma testo incentrato, questa volta, sulle abitudini di chi abita in periferia. Di chi – come recita la canzone – vive nelle case popolari, ha la licenza media, si mette le All Star di tela, al Rocket e al Plastic non lo fanno entrare, Fastweb non gli arriva, ha un computer imballato pieno di virus e si scarica i film di Abatantuono (ascolta su www.myspace.com). Il dibattito si accende: meglio l’originale o la copia? Quel che è certo è che i due pezzi sono un ritratto, se pur costruito a suon di luoghi comuni, di due stili di vita. E mentre la gente discute gli autori si godono i loro quindici minuti di celebrità. Prima notizia: non ci è dato sapere per quale etichetta discografica, ma pare che «Frangetta» finirà anche su cd.


Ecco il testo:


Accumulo libri
vado allo spazio Oberdan
vivo all’Isola
vivo sui Navigli
vivo in Buenos Aires
voglio un loft
compro i Taschen
faccio lo Ied
faccio filosofia in statale
faccio lettere
faccio la Naba
facevo Brera
farò i soldi
me ne andrò da Milano
facevo la cameriera
faccio la barista anzi no la barman
faccio la dj
organizzo feste
mi metto gli occhiali grossi
mi tolgo gli occhiali grossi
faccio la grafica
faccio la copy
faccio tante foto in digitale
ho il macintosh
vado alle feste di MTV
che bravo Kounellis
che bravo Alessandro Riva
che bella la mostra sulla street art
gli adesivi
io aderisco
guardami guardami sto appoggiata al muro
bevo solo la birra e il cuba libre
sono una tipa complicata
uuuuuuh se sono complicata
almeno due concerti al mese
quanto mi diverto
vado al Rocket
vado al Plastic
vado al Gasoline
le mie amiche sono troppo delle pazze
sono una indie rocker
sono indigente
ho la frangetta
sono estroversa
sono introversa
non mi piace il cazzo
per carità vai via con quel cazzo
chattiamo su messenger
ti faccio vedere le foto del mio gatto
ti mando una canzone troppo bella
questa sera andiamo al leonkavallo
andiamo in ticinella
minchia che flash
facciamoci una canna
la barella no è da stronzi
non mi interessano i ragazzi con la macchina bella
a me piace il maggiolone
a me piace il furgone della Volkswagen
che bello il salone del mobile
quanta creatività
che bello il Mi-art
basta, Alighiero Boetti ha rotto le palle
mi piacciono le foto di Basilico
sono molto intense
ho Fastweb
mi scarico un film di Antonioni
Fellini, Pasolini, Rossellini, Bolognini
andiamo ai Magazzini

Godard, Truffaut
non mi piace il cinema americano
è troppo commerciale
andiamo alla biennale
i miei genitori non mi capiscono
mio papà mi dice solo porco …
mi spezzo la schiena per farti studiare
studia cretina
che io non ho potuto

13 giugno 2007

I flipper di una volta. Altro che Playstation...




Riporto per intero un bellissimo post pubblicato sul blog "il ringhio di Idefix"di Luciano Comida.

Com'erano belli i flipper di una volta, quelli meccanici, quelli la cui pallina vera faceva un autentico e sonoro STAK, quei flipper ingombranti e pesantissimi, che partivano mettendoci dentro cento lire e che per non perdere la pallina bisognava scuoterli con un abile colpetto d'anca e di polso. Quei flipper pieni di luci colorate rosse e gialle e verdi e blu e rosa e ocra e celesti e arancione e bianche e psichedeliche e grigie che si accendevano e si spegnevano, e tanti birilletti da colpire, e corsie da percorrere con la pallina, e pulsanti. E il punteggio che saliva e a volte il bonus che scattava e il record che si avvicinava e la gente intorno che faceva il tifo oppure ti gufava contro. E a volte le ragazze erano bravissime a giocare, magari leggere di peso ma agili e con una mossa di fianchi elegante e seducente che spiazzava perfino il filipper e mandava la pallina dove voleva la ragazza e non la legge di gravità. E il più bello di tutto è che era tutto fisico, tutto vero, tutto fatto di materia, plastica, acciaio, vetro, alluminio, fili elettrici, plexiglass, persone intorno al flipper, corpi veri e facce vere che ti guardavano e che aspettavano il loro turno.
Altro che queste porcherie virtuali che esistono adesso...le chiamano plei stescion. Ma va mmorì dimenticata, va..."

Luciano Comida
Il ringhio di Idefix
http://lucianocomida.blog.kataweb.it

6 giugno 2007

Intuttaltrefaccendeaffaccendato.


Sto aggiornando poco questo blog perchè mi sto dedicando quotidianamente a quest'altro:

http://pazzoperrepubblica.blogspot.com